Gita al Parco e Castello di Masino
Non lontano da Torino, all’interno di uno splendido parco, si erge il Castello di Masino che si affaccia da un lato sulle pianure del canavese e dall’altro sulla barriera morenica della Serra di Ivrea.
Un castello la cui storia si perde nei secoli, arrivando fino al Medioevo, mischiandosi con la leggenda.
Visitarlo è come affrontare un tuffo nel passato ad occhi aperti, che li riempie di meraviglia e bellezza.
Il Castello di Masino: la storia
Le prime documentazioni del Castello di Masino risalgono al lontano 1070 quando Arduino, noto nella leggenda come primo re d’Italia, lo elesse a sua dimora aristocratica.
Nel corso degli anni fu conteso dal molte nobili casate tra le quali i Savoia, i Masino ed i Conti Valperga.
Proprio per questi ultimi abitarono il castello fino al 1987 quando morì l’ultima discendente della casata.
L’anno successivo, il castello venne acquistato dal FAI – Fondo Ambiente Italiano grazie anche al contributo di FIAT, Cassa di Risparmio di Torino e Maglificio Calzificio Torinese.
Visita al Castello di Masino
Le stanze e le sale del Castello di Masino sono visitabili e nascondo dei veri tesori.
Il percorso obbligatorio conduce alla scoperta di due piani del Castello lungo i quali si possono ammirare arredi d’epoca, immensi lampadari e meravigliosi affreschi.
Noi siamo rimasti particolarmente colpiti dalla grandissima sala da ballo, collocata nella torre, con soffitti altissimi da cui pende un lampadario di cristallo e grandi finestre ai lati che si affacciano sul giardino.
Nel centro un pianoforte… e la mente immagina subito persone con lunghi abiti che danzano in cerchio al ritmo di una dolce melodia…
Anche gli appartamenti della Madama Reale, riccamente arredati e affrescati tra Seicento e Settecento, ci hanno incantati.
Il Parco del Castello di Masino
Il Parco del Castello di Masino è suddiviso in due giardini, uno più bello dell’altro.
Ad accoglierci un giardino ombreggiato da alti cipressi secolari e vivaci fiori colorati che nascondono anche un piccolo laghetto con fontanella.
Di sfondo il castello che si raggiunge oltrepassando l’imponente cancello sul quale spicca lo stemma della famiglia.
Oltre il castello, invece, oltrepassando una seconda cancellata, si raggiunge un ampio viale fiancheggiato da tigli.
Percorrendolo si raggiunge il Labirinto ed un parco giochi.
Le terrazze panoramiche
Due sono le terrazze panoramiche: la terrazza dei limoni e la terrazza degli oleandri.
La prima si potrebbe definire un cortile interno del castello che si affaccia sulla collina canavese.
La seconda, invece, è attigua al viale dei tigli e mostra anch’essa lo splendido paesaggio della campagna piemontese.
Il labirinto
Come accennato, al termine del viale dei tigli si trova un labirinto.
Le prime testimonianze di questo labirinto di siepi risalgono al 1753, ma è stato scrupolosamente risistemato nel recente, utilizzando oltre duemila piante di carpini e seguendo i disegni dell’ epoca.
Al centro si erge, sopra alle siepi, un piccolo Belvedere che permette di scorgere dall’alto il percorso di circa un chilometro del labirinto di siepi, ma anche il paesaggio circostante.
Oggi, il Labirinto di Masino è il secondo più grande d’Italia ed è tutelato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).
Il parco giochi
Oltrepassato il Labirinto, alla fine del viale dei Tigli, si nasconde un carinissimo parco giochi, per la gioia e felicità di tutti i bambini.
Al suo interno dei piccoli tappeti elastici, uno scivolo in legno e persino una piccola parete da arrampicata resa sicura grazie ad una base di tappeti morbidi che attutiscono eventuali cadute.
Il Museo delle Carrozze
Oltre al parco ed il castello, ci sono anche le scuderie ed il Museo delle Carrozze.
All’interno del museo potete ammirare 12 carrozze ottocentesche, realizzate dai più importanti costruttori italiani di carrozze del tempo, e tra le quali anche il carrozzino per bambini.
Eventi e attività per famiglie al Castello di Masino
Nel corso dell’anno vengono organizzati diversi eventi ed attività per famiglie.
Come non menzionare la consultazione dei libri della bellissima biblioteca e soprattutto la Caccia al Tesoro sulle tracce del Re Arduino.
Gita al Castello di Masino durante la Fase 2
La nostra visita al Castello di Masino è avvenuta in piena fase 2.
Sinceramente, da mamma apprensiva quale sono, ero preoccupata nell’affrontare questa gita: non per via di come si sarebbero comportate le mie bambine, ma piuttosto le altre persone.
Devo invece dire che sono rimasta piacevolmente stupita dall’organizzazione e la gestione.
Prima di tutto si accede al parco ed al castello solo previa prenotazione online.
Infatti grazie a questo sistema vengono contingentati gli ingressi in modo che il numero di persone sia controllato e mai elevato.
Al castello poi si entra solamente due persone alla volta, o una famiglia alla volta, e in ogni sala viene segnalato il numero massimo di persone che possono sostarvi.
Ovunque c’è poi il gel igienizzante per le mani ad utilizzo dei visitatori e vige l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi e mantenere la distanza sociale.
Purtroppo al momento sia il parco giochi che il labirinto non sono accessibili e sono sospesi tutti gli eventi e le attività, ma nelle prossime settimane verrà preparato e distribuito un kit per l’esplorazione delle famiglie con bambini, per rendere tutti autonomi e con gli strumenti giusti per scoprire il castello divertendosi.
Informazioni utili per la Visita al Parco e Castello di Masino
Infine, alcune utili informazioni per la visita al Parco e Castello di Masino:
- Nel parco è possibile girare con il passeggino anche se un po’ difficoltoso vista la ghiaia. Il passeggino va lasciato all’esterno, durante la visita delle stanze del Castello.
- In loco è presente una caffetteria – sita nella terrazza degli Oleandri.
- E’ presente anche un parcheggio – a pagamento – interno al castello riservato ai visitatori.
- La visita individuale all’interno del Castello dura circa un’ora, mentre poco di più se guidata. E’ infatti possibile scegliere tra le due opzioni di biglietto
- Per la visita del parco vi consiglio di calcolare almeno altre due ore. Ovviamente la tempistica è molto personale e dipende da voi stessi.
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