
Svezzamento in vacanza
La parola svezzamento è, per una mamma, sinonimo di nuova ansia e nuovo cambiamento.
Infatti anche i neogenitori meno apprensivi si ritrovano a domandarsi se sarà uno step facile o difficile da affrontare, soprattutto se parliamo del primo figlio.
Lo svezzamento di un neonato è un passo fondamentale per la sua crescita e va affrontato nel modo più sereno possibile.
Svezzamento quando e cosa
Verso i sei mesi di età, il bambino è ormai pronto dal punto di vista psicologico, motorio, digestivo ad un tipo di nutrimento differente rispetto al latte, sia esso materno o artificiale.
Ovviamente i sei mesi di età non sono un vincolo, bensì una linea guida che può cambiare da bambino a bambino a seconda delle indicazioni del pediatra.
Per quanto riguarda l’introduzione dei nuovi alimenti, l’OMS incoraggia oggigiorno ad un’apertura e non ad un preciso ordine di assunzione.
Così come non è necessario posticipare l’introduzione di pane e pastina ed in generale degli alimenti contenenti glutine.
Da ricordare, invece, che è ancora attuale la regola di non non abbondare, durante lo svezzamento, con l’offerta di cibi salati e ad alto contenuto proteico.
Svezzamento in viaggio
Diciamo che la faccenda si complica se affrontiamo un viaggio durante lo svezzamento del nostro bambino.
Che fare dunque?
Vorrete mica rinunciare a viaggiare e spostarvi fino a quando vostro figlio non mangerà cotolette impanate e patatine fritte?
Scherzi a parte, ancora una volta, organizzazione è a mio avviso la parola chiave.
Pappe fuori casa, come fare?
Per una gita di pochi giorni ed in una fase primordiale dello svezzamento si può optare per pappe pronte da viaggio disponibili in tantissimi supermercati.
Vi basterà scaldare il vasetto, stappare e servire!
Un’informazione: in alcuni parchi divertimento o attrazioni che richiamano tutta la famiglia, è possibile trovare dei distributori all’interno dei quali, oltre alle patatine, cracker, bibite, ci sono omogenizzati e pappe pronte da viaggio.
Cuoci pappa da viaggio e pappa nel termos
So che qualcuno sta già obbiettando: le pappe pronte per neonati non sono sane come quelle fatte in caso, e allora come posso fare?
Ho ben due soluzioni per voi: vi potete attrezzare con un cuoci pappa da viaggio oppure pensare di riporre pappa nel termos.
Noi abbiamo utilizzato a lungo quest’ultima opzione e ci siamo sempre trovati benissimo.
Quando le mie bmbeinviaggio erano in fase svezzamento, preparavo la loro pappa e la mettevo nel termos, poi mi organizzavo con piattino e posate di plastica et voilà, pasto sacco al svezzamento-freindly pronto!
Se il viaggio è una vera e propria vacanza
A seconda della vostra destinazione, se soggiornerete in un hotel o in una struttura in cui incluso il pasto, vi suggerisco di contattarla preventivamente ed informarvi circa la disponibilità a cucinare piatti adatti al vostro bambino.
Ricordatevi comunque di portare con voi i vasetti di omogenizzati da casa, se li usate, poichè vengono raramente messi a disposizione negli hotel e non sempre riuscite a trovare quelli che utilizzate abitualmente soprattutto se all’estero.
Se la vostra scelta è ricaduta su un appartamento e comunque un struttura in cui avrete la possibilità di preparare il pasto di vostro figlio, ricordatevi di farvi scorta di tutto ciò che vi serve o controllare se nelle vicinanze vi è disponibilità.
Se la vacanza è con un bambino
In questo caso non stiamo più parlando di svezzamento, bensì di un passaggio intermedio tra l’alimentazione da adulto e quella del neonato.
Le linee guida attuali sono meno restrittive rispetto ad un tempo, come già accennato.
Perciò largo spazio a sperimentazione di cibi nuovi, sempre con un certo buon senso.
E se il viaggio è all’estero?
In Italia viaggiare con neonati in fase di svezzamento è decisamente facile, sia per abitudini alimentari nelle strutture sia per la reperibilità degli alimenti stessi.
Diversa è la situazione all’estero, anche se la questione varia da Paese a Paese.
Anche in questo caso, è possibile informarsi prima di partire se la struttura offre piatti adatti ai neonati.
Alcuni hotel, per esempio, mettono a disposizione una piccola cucina per cucinare in autonomia il pastodel bebé.
Pure questa volta, ricordatevi di portarvi una scorta di omogenizzati e primi cibi utilizzati dal bambino da casa.
La nostra esperienza
Le nostre bimbeinviaggio hanno affrontato il loro primo viaggio oltre i confini nazionali a soli otto mesi.
Come vi ho raccontato, il nostro motto è: prevenire è meglio che curare.
Perciò ci siamo attrezzati con una valigia carica di cibo per loro, da aggiungere alla montagna di pannolini e i mille cambi di vestitini.
Insomma altro che valigia leggera!
Io vi ho svelato i miei trucchi, ora tocca a voi dirmi se funzionano o se avete altri suggerimenti da condividere.
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