Tindari: Santuario della Madonna Nera e Parco Archeologico
Tindari è una piccola città di origine greca che che sorge sulla costa nord-orientale della Sicilia, non lontano da Messina (appena un’oretta in auto).
Venne fondata nel 396 a. c. da Dioniso I, tiranno di Siracusa ed era una colonia della Magna Grecia.
Il nome della città deriva da Tindaro, Re di Sparta.
Perché visitare Tindari? Quali bellezze naturalistiche, storiche e artistiche si possono scoprire in questa cittadina costiera?
Ci sono almeno tre ottimi motivi:
- Santuario della Madonna Nera;
- il Parco archeologico e Teatro;
- la Baia di Tindari e la Riserva Naturale dei Laghetti di Marinello.
Santuario della Madonna Nera di Tindari
Il Santuario della Madonna Nera di Tindari sorge su un promontorio, nel comune di Patti.
Da qui è possibile ammirare lo splendido panorama della Baia sottostante.
L’attuale Santuario, creato nel 1957, sorge sulle resta di una precedente Chiesa, ristrutturata ed ampliata.
La storia del Santuario è quindi molto più antica: si pensa che inizialmente ci fosse qui un tempio legato al culto pagano, poi divenuto Chiesa cristiana, e andato distrutto a causa dell’incursione dei pirati.
Tra il 1552 e il 1598 il Santuario venne ricostruito sullo strapiombo e Tindari divenne sede della diocesi attirando molti pellegrini.
Non più capace di raccoglierli, la chiesa venne ampliata in tempi recenti.
La Madonna Nera di Tindari e le sue leggende
All’interno del Santuario, viene custodita la Statua della Madonna Nera.
Si tratta di una statua dai tratti orientaleggianti, perciò si suppone avesse un’origine bizantina.
Un tempo venne abbellita con gioielli e mantello (un dipinto di come si presentava si trova sulla facciata della Chiesa), che sono stati recentemente tolti e la statua restaurata e riportata alla sua bellezza iniziale senza ulteriori suppellettili.
Legate alla Madonna Nera vengono riportate due leggende in particolare:
- la prima narra di come la Madonna sia giunta al Santuario di Tindari,
- la seconda di una grazia concessa dalla Madonna e la creazione della Baia di Tindari.
La Leggenda della Madonna di Tindari
Nella stiva di una nave di pirati provenienti da Oriente era nascosta, in una cassa di legno, proprio la Statua della Madonna Nera.
La nave si rifugiò nella baia di Tindari per scappare da una tempesta. Quando il mare si calmò, la nave non riuscì comunque a ripartire finché non lasciò a terra la cassa contenente la statua.
Gli abitanti del luogo trovarono quindi la Statua e decisero di portarla nel punto più alto della città, dove già era presente una comunità cristiana e da allora nacque il culto della Madonna Nera di Tindari.
La Leggenda del Miracolo della Madonna Nera e della Baia Di Tindari
Un’altra leggenda locale narra il Miracolo della Statua della Madonna Nera e dell’origine della baia di Tindari dalla forma così particolare.
Una donna venne al Santuario per ringraziare la Madonna per aver concesso la grazia alla sua bambina ed averla guarita da una malattia.
Nel vedere il colore dell’incarnato della Madonna, la donna ci rimase male, affermando persino “Ho fatto così tanta strada per vedere una più brutta di me”.
Proprio in quel momento, la bambina, che stava giocando, scivolò dal dirupo nel quale si trova il Santuario e cadde in mare.
La donna tornò a pregare la Madonna affinché salvasse la sua bambina che venne ritrovata sana e salva su una lingua di terra che si era creata davanti la Baia di Tindari, dalla suggestiva forma di una mano protesa, che ancora oggi si può vedere.
Parco Archeologico e Teatro di Tindari
Una passeggiata di appena 400 metri separa il Santuario della Madonna Nera di Tindari dall’antico Parco Archeologico che si affaccia direttamente sul mare di fronte alle bellissime isole Eolie.
Si tratta di un piccolo parco archeologico (che a noi ha ricordato quello di Eraclea Minoa) dove sono ben visibili, le domus con i loro bei mosaici dalle forme semplici, il teatro greco (poi restaurato dagli antichi romani) affacciato direttamente sul mare che può ospitare fino a 3000 persone ed è ancora oggi utilizzato in estate, le terme pubbliche delle quali è ancora visibile il colonnato ed i pavimenti con mosaici in bianco e nero.
Ciò che colpisce maggiormente appena entrati nel parco archeologico è, però, la Basilica.
Si tratta di un edificio imponente, che in realtà non ha nulla a che fare con il culto, ma che costituiva l’ingresso all’Agorà – la piazza principale della città – che sorgeva dove ora si trova il Santuario della Madonna Nera.
L’intero parco archeologico si visita in circa un’ora grazie ad una facile e tranquilla passeggiata.
Facile anche per bambini piccoli e volendo fattibile anche con un passeggino.
Baia di Tindari e Laghetti di Marinello
Ai piedi del promontorio si trova la Riserva Naturale dei Laghetti di Marinello. Si tratta di un’area naturale protetta di oltre 400 ettari sempre situata nel comune di Patti.
La riserva è stata istituita nel 1998.
Una cosa interessante: dai laghetti di Marinello parte il Sentiero trekking Coda di Volpe che raggiunge il Santuario della Madonna Nera di Tindari.
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